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Ci sono persone che puoi conoscere anche per caso e che se sei fortunato, con stupore puoi capire quanto sia grande l'anima che li contraddistinguono, perché ogni giorno si donano e donano il loro impegno e la loro dedizione e cura ai loro cari, e al prossimo, con stupende manifestazioni artistiche. Ad una mahatma d'eccezione è dedicata questa poesia:  

 

Occhi ...

​

Un dì il Fato rubò
al cielo due stelle
e li trasformò
in tenere perle.

​

Occhi ne fece, e di malinconia

vi pose un velo,
per ripristinar l'armonia 
tra terra e cielo.

​

Sono occhi sinceri
sembran di ghiaccio, 
ma pur di un tenero abbraccio
amor puro, forieri.

​

Che sian diventati
la porta di un cuor
sì che Musa del poetar
protegga dai patimenti?

​

Dolce sguardo, novità

del mio mattino
della sera serenità.
Catturar il mio destino?

 

Oppure sia rapimento
di passione tormento ?
Sicuro sento sian carezza
d'affettuosa compagnia certezza.

​

Chi conosce la verità?
Solo il tempo e quel Fato
che due stelle han rubato,
per donare al mondo beltà.

​

Oh Fato buono ...
Proteggi questo dono,
prezioso, del tuo Regno,
che d'ammirar son grato 

e vorrei esser degno!

​

Mike 9/11/2021

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Con questa poesia ho partecipato al 2° concorso letterario internazionale di Spello realizzato per celebrare i 700 anni dalla dipartita del sommo poeta.

​

A sera ...

​

Nell'ora che volge al disio
ancor oggi mal governo
luce ed oblio alterno
cercando pace in cor mio.

 

Nel suo divenir, 
ogni dì, ella si presta 
sia necessario
del diverbio placar
le gesta.

 

Divenire galeotta 
coscienza suole
nel tormento chieda
molcer tristi parole.

 

Come bracia accese
sopite dal tempo
non estinte offese
destate dal vento,

 

pria levossi altro foco, 
altra carne vi bruci
sia riparar l'alterco
dei momenti truci.

 

Si ponga rimedio
dal dolore, dono
dallo creato tedio,
generar perdono.

 

Trino il momento.
In primis, 
il pensiero sentir
che sgorga foriero

 

che chieda attenzione
nel maturar sia vero
e non recitazione
ma penitente, sincero.

 

In secundis, 
degli occhi sia fatta incetta
ch'è la porta del cor,
che si tocchi, sia aperta

 

che fecondo attenda
come fresca maggese
d'amor semente
d'un far cortese.

​

In terzis, si scelgan parole
come suoni,
delicatezza di curati toni
evitar tenzoni

 

che siano dono, di tepore
proponimento
ché nel lenire il dolore
l'anime ne avran nutrimento

 

sian sazie di pace
nell'ora del disio.

Meritato riposo
del cor mio.

​

Mike 6/4/2021 (c) Futura Libri  

Con questa poesia ho partecipato al 1° concorso letterario internazionale di Spello, Intitolato "la poesia e la natura". Ringrazio Emanuela Chiodi, stupenda pianista romana, che mi ha concesso di utilizzare un suo filmato e la sua musica per accompagnare questo piccolo poema.

​

Un fiore 

​

Un fiore che sboccia
è frutto di un seme
portato dal vento

 

non nasce da una roccia
racconta la sua speme
nel maturar è lento.

 

Dalla terra s'affaccia 
annusa l'aria, geme
si ritrae, è attento.

 

L'osservo da tempo
invidia e giudizi teme
nel metter la faccia.

 

Storie nella sua bisaccia
amore e dolore e patemi
e di sogni ancora cento.

 

Se l'ascolti e sei attento
ti rapisce coi suoi temi
e nel tuo cuore una traccia;

 

una su tutte, forte sento,
di aprire i suoi stami
nel tenerli tra le braccia.

​

Eppoi mostrare i suoi colori
e le sue foglie appese ai rami
con il vento di bonaccia

​

far nascere altri fiori !

 

Mike 28/1/2020 (c) Futura Libri  

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