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CARISSIMO GIUSEPPE ...

Carissimo Giuseppe,

come altri che leggono quello che scrivo, mi immagino talvota commentiate i miei post come utopistici. Il fatto è che più vado al dentro delle questioni, più conosco le vicende, più approfondisco la conoscenza delle persone, mi accorgo che c'è fortemente latente la necessità di valori e traguardi più alti.

Non nel senso irraggiungibili o eterei, nel senso di valori e obiettivi che non debbono interessare i singoli ma ci sia la fatica di pensare a tutti, e per pensare a tutti bisogna partire da chi è debole e perdente. Da anni siamo educati alla pigrizia mentale che ci fa dimenticare strumentalmente che la strada più dura è quella più vera e quella che ti fa crescere i muscoli fisici e "mentali".

Tra fisicità e attività intellettuale c'è un verbo che unisce le due dimensioni che sono complementari, il verbo è "volere": "ho una idea capisco sia valida per cui VOGLIO realizzarla". Da tempo ci stanno uccidendo la VOLONTA' perchè siano pochi veramente a volere. "Volere è potere" diceva qualcuno, forse questa frase non l'avevamo capita fino in fondo, forse oggi la interpretiamo nella maniera corretta o comunque valida per leggere il nostro presente: "condizionare il volere delle persone è indice di potere".

Allora succede che quando i nostri politici sono "pigri" e "non vogliono" darsi da fare, se non per essere riconfermati, spesso perchè sono il prodotto di questa cultura lassista, allora non si parte più dagli ultimi ma si è dalla parte dei primi, di quelli che non hanno bisogno di nessuno, di quelli che si pensa sia abbia bisogno per "facilmente" risolvere la situazione, di quelli che da tempo hanno sgobbato e ora con quello che hanno messo da parte, attenzione non parlo solo di ricchezza ma anche di relazioni, ora dovrebbero risolvere i nostri problemi non risolti o creati da amministratori incapaci a tutti i livelli, ecco che si erige un "monumento", forte impatto di facciata, di poche "giuste" parole, che dimostra forza e irriverenza oppure falsa accondiscendenza.

Un modello che "vuole" e "puote" che inizialmente crea proseliti mediante gesti di facciata ma non di valore, non per tutti, semmai per chi manifesta consenso e comunque mai "gratis" (in senso cristiano...), non sarebbe credibile: "Io ti do' se tu mi dai ...", poi man mano questa fase scema e inizia la vera fase di dipendenza perchè oramai la trappola è chiusa; tanta è la pigrizia mentale.

Seguono le parole quelle più incisive che hanno parvenza "culturale" o di dimostrare cultura, ma sono sostanzialmente minacce mal celate del tipo, "solo io sono capace di ... , senza di me ... , senza la mia esperienza ...". Il gioco è fatto, nulla cambia, oppure tutto succede secondo i piani.

Allora personalemente a questo punto ardirei fortemente qualche giovane inziasse ad elargire qualche "vaffanculo" e iniziasse a "volere poter dare senso al proprio futuro e al futuro della sua città insieme agli altri", ma questo quando avverrà ? C'è qualcuno che ha coraggio di fare la strada per cambiare ? C'è nessuno ? Cazzo quanto mi sento solo (qualcuno in verità me lo disse che sarei rimasto "politicamente solo") ma caro Giuseppe Leonangeli in questo caso questa solitudine è sicuramente molto più producente di una compagnia sbagliata, specialmente in questo periodo ! Mike

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