top of page

PAROLE CHIAVE PER CERCARE: 

POSTS RECENTI: 

LINK SOCIALI:

  • Facebook Clean Grey
  • Instagram Clean Grey

Il fanciullino ...


Il potere suggestivo della poesia: se il poeta-fanciullo arriva alla verità in maniera irrazionale, per lampi intuitivi, la poesia allora deve affidarsi all’intatto potere suggestivo dei suoi occhi, non ancora inquinati da alcuno schema mentale, culturale o storico. Gli occhi del fanciullo scoprono nelle cose le somiglianze e le relazioni più ingegnose; adattano il nome della cosa più grande alla più piccola, e al contrario; impiccioliscono per poter vedere, ingrandiscono per poter ammirare, giungendo, immediatamente e intuitivamente, quasi per suggestione, al cuore delle cose e al mistero che palpita segreto in ogni aspetto della vita.

Poesia come scoperta: la poesia non è invenzione, ma scoperta, perché essa sta nelle cose che ci circondano, anzi in un particolare di quelle cose che solo il poeta sa vedere. Poesia è trovare nelle cose il loro sorriso e la loro lacrima; e ciò si fa da due occhi infantili che guardano semplicemente e serenamente tra l’oscuro tumulto dell'anima. La poesia ci mette in comunicazione immediata con il mistero che è la realtà vera dell’essere. Essa è un mistico contatto con l’anima delle cose ed è la forma suprema di conoscenza.

Ma qual è dunque il fine della poesia? Per Pascoli ad esempio la poesia non ha altro fine che se stessa. Non ha alcuno scopo di insegnamento, ma d’altra parte coglie l’autenticità del vivere e del sentire, sgombra il campo da tutte le sovrastrutture che ingombrano l’uomo. Carducci invece che vede il poeta come educatore e maestro. D'Annunzio vede il poeta come un veggente che si è ritirato e in distacco dal mondo.


Non ci sono ancora tag.
bottom of page